giovedì 29 settembre 2011

Il setaccio e il ventilabro

Oggi è la festa dei Santi Arcangeli!
Auguri di buon onomastico a tutti coloro che ne portano il nome, anche alla mia secondogenita: auguri tesoro!



Oggi volevo condividere con voi una riflessione che mi è nata leggendo il vangelo, o meglio leggendolo aggiungendovi due versetti (Gv 1, 45-46) che precedono il brano scelto dalla liturgia odierna (Gv 1, 47-51).

45Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». 46Natanaele gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». 47Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». 48Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi». 49Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». 50Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l'albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». 51Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo». (Gv 1, 45-51)
All'annuncio entusiastico di Filippo che racconta l'incontro con una persona che l'ha profondamente colpito, Natanaèle risponde con un pregiudizio. Non conosce ancora Gesù, ma l'ha già giudicato sulla base di uno schema mentale che si porta dentro e che, come una lente offuscata, gli fa vedere la realtà in modo distorto.

Interessante è che, al contrario, quando Gesù lo incontra per la prima volta lo apprezza pur non conoscendolo. Infatti Natanaèle ne rimane stupito!

In entrambi i casi vi è un giudizio, ma completamente diversi sono gli strumenti utilizzati per arrivarci.

Natanaèle usa il setaccio, lasciando andare il buono che potrebbe nascondersi nella persona di Gesù e trattenendo il negativo, concretizzato nel suo pregiudizio verso i nazaretani.

Gesù usa il ventilabro, lasciando volare via “la pula” dei difetti di Natanaele, e trattenendo “il grano” cioé le sue potenzialità di uomo autentico.

Gesù apprezza Natanaèle come un Israelita in cui non c'è falsità. In realtà il pregiudizio del futuro apostolo lo porta a una visione falsa. Gesù però lascia andare il giudizio negativo, trattenendo e valorizzando la potenzialità di autenticità che c'è in Natanaèle.

Se è vero, come dicono teorie psicologiche, che il giudizio degli altri ci condiziona fino a farci in certa misura diventare come gli altri ci vedono, è stupendo pensare che il nostro Dio ci vede sempre nella nostra possibilità migliore.

Uno sguardo intenso che coglie tutte le nostre potenzialità di bene e le rende possibili, oltre le incrostazioni del nostro egoismo e dei nostri pregiudizi, oltre la nostra stessa consapevolezza.

giovedì 8 settembre 2011

Buon compleanno Maria!

Oggi si festeggia il compleanno di Maria di Nazareth!

Fino a qualche anno fa mi sentivo più cristologica che mariana. In realtà non mi attirava un'immagine mariana troppo pietistica, vedere la Madonna sempre dentro un santino, afflitta e con uno sguardo che avrebbe dovuto trasmettere il suo spirito meditativo, ma che a me sembrava solo triste.

Anche la festa di oggi rischia facilmente di essere fraintesa.
Maria infatti, ci hanno insegnato, è nata senza peccato originale, perché Dio l'ha preservata da ogni macchia in vista della nascita di suo figlio.

Io allora pensavo: bella forza! Tutti sono capaci ad essere santi se sono stati fin dalla nascita chiamati ad essere quello!

La lettura scelta dalla liturgia odierna sembra andare nella stessa direzione:

Fratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno.

Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.  (Rm 8,28-30)

Alla luce di queste premesse la figura di Maria mi sembrava evidenziare, per contrasto, l'esclusione di tutti gli esseri umani, limitati e peccatori!

Poi ho scoperto come lo stesso San Paolo chiarisce il senso della predestinazione affermando:
3Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, 4il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. 5Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, 6che ha dato se stesso in riscatto per tutti.  (1Tm 2,3-6)
Quindi l'unica predestinazione che esiste per tutti è quella alla salvezza e alla conoscenza.

Maria, perciò, non ha avuto un destino migliore del nostro, ha solo realizzato totalmente la sua chiamata ad una vita piena di amore consapevole.  
Questo, però, possiamo dirlo solo ora, perché sappiamo che è andata così. Ma quando avvennero i fatti narrati nei Vangeli nulla era scontato, Maria avrebbe potuto scegliere una strada diversa!

E non è forse così anche nella nostra vita?
Dovremmo solo essere più consapevoli della volontà che Dio ha per tutti noi: salvezza e conoscenza. 
Con parole più moderne potremmo dire: una vita pienamente realizzata, attraverso l'amore e la consapevolezza.

Buon compleanno Maria!
Buon compleanno a tutti noi!

domenica 4 settembre 2011

Le emozioni in preghiera





La musica e il canto: un modo emozionante di lodare Dio.

Perché non bastano testa e volontà...