giovedì 15 dicembre 2011

La sorpresa

24Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 25Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. 26Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 27Egli è colui del quale sta scritto: 
Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via.
28Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Lc 7, 24-28
Ho meditato sulle tre domande che Gesù rivolge alle folle in questo brano proposto dalla liturgia odierna. L'occasione di queste domande è la persona del Battista, ma il nucleo è l'invito a scoprire la motivazione profonda della propria religiosità.

Che cosa ci spinge verso Dio ed il sacro? Che cosa speriamo di trovare, di vedere? 

Gesù ripete lo stesso invito per tre volte, il che significa che Egli sottolinea l'assoluta importanza di porsi questa domanda. Nella simbologia biblica il numero tre è la perfezione, la completezza e la triplice ripetizione tiene il posto del superlativo che in ebraico non esiste: Santo, Santo, Santo sta a significare Santissimo. 

E' fondamentale, quindi, riflettere sulle motivazioni che ci spingono verso Dio: è un modo per conoscere noi stessi, i nostri bisogni e desideri, ma anche l'immagine di Dio che coltiviamo dentro di noi.

La frase finale di Gesù ci avverte, però, che alla fine di questa ricerca ci sarà una sorpresa, perché Dio si rivelerà del tutto diverso da come ce lo saremmo aspettati. 

Nel Regno di Dio la nostra scala di valori verrà sovvertita e chi per noi è il più grande sarà più piccolo di chi è minimo.

Quindi un invito forte e ripetuto - quello di Gesù - a conoscere se stessi e i propri perché, ma anche ad aprirsi alla meraviglia di una proposta che sa andare sempre oltre i desideri umani, per tanto grandi e profondi siano.

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